domenica 7 maggio 2017

La pratica Yoga ad occhi bendati

Incontro la pratica ad occhi bendati per la prima volta durante l'ultimo anno di formazione Shiatsu all'Accademia Italiana Shiatsu Do di Milano. Viene richiesto l'esecuzione di un trattamento in cui l'operatore è rigorosamente bendato. Ricordo ancora il senso di soffocamento e fastidio non appena mi fu tolta la vista, legandomi un foulard attorno agli occhi. Dopo un primo momento di smarrimento tutto cambiò a livello di respiro e postura appena iniziai ad eseguire il trattamento shiatsu.

Bendare gli occhi e praticare shiatsu o lo yoga cambia sensibilmente il modo di eseguire i movimenti. Sta lì la risorsa e forse per tanti la novità. La mascherina porta ad essere continuamente presente a se stessi e agli altri. Togliere la possibilità di vedere apre l'occasione a sviluppare un'altro sguardo sull'esterno ma più di tutto sul proprio interno.


L'utilizzo della mascherina per esperire un'altro sguardo mi si ripresenta successivamente durante il teacher training course di Centered Yoga tenuto da Dona Holleman sul lago di Garda.
Facendo utilizzare da allora la mascherina in sala, durante le mie lezioni in alcune sequenze e posizioni, ho potuto notare un veloce cambio di attenzione e una tendenza a rallentare da parte dei praticanti.

Il  work shop del 13 Maggio 2017 approfondirà diversi aspetti legati allo sguardo durante la pratica passando dal concetto di vista "con-centrata", periferica o puntata in una direzione precisa come nei Drishti dell'Ashtanga Yoga.
Sperimenteremo come ciascun atteggiamento visivo può avere delle diverse ripercussioni sulle  posizioni, sul respiro e sullo stato mentale durante la pratica dello yoga.

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